Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XV – 07 ottobre 2017.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

La rimielinizzazione di lesioni, quali quelle della sclerosi multipla, è favorita dalla perdita del Tuberous Sclerosis Complex1 (Tsc1) nelle OPC adulte. La perdita di mielina che causa alterazioni della conduzione elettrica e, infine, danno e perdita degli assoni stessi nella sclerosi multipla, può solo in parte essere contrastata dalla rigenerazione endogena da parte degli oligodendrociti. Lo studio dei meccanismi di tale processo è di estremo interesse al fine di potenziare la riparazione naturale del danno. McLane e colleghi hanno fornito evidenze che la delezione di Tsc1 nelle cellule progenitrici degli oligodendrociti (OPC), ma non negli oligodendrociti in corso di differenziazione, favorisce la formazione di nuova guaina mielinica. Questo interessantissimo rilievo contrasta con la perdita di oligodendroglia ed ipomielinizzazione viste nella delezione di Tsc1 o Tsc2 nella linea cellulare oligodendrocitica durante lo sviluppo del sistema nervoso centrale, ed indica importanti differenze fra la formazione embriogenetica di mielina e la rigenerazione mielinica nella sede delle lesioni. [Cfr. McLane L. E., et al., J Neurosci. 37 (31): 7534-7546, 2017].

 

Le tossicodipendenze trattate con la stimolazione magnetica transcranica. Diana e colleghi presentano una rassegna di studi che hanno impiegato la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS) per il trattamento di disturbi dovuti all’uso di sostanze psicotrope. La tecnica influenza l’attività neurale a breve e lungo termine, mediante meccanismi che implicano neuroplasticità locale e a livello di reti neuroniche. Le modificazioni neurofisiologiche di lungo termine indotte dalla rTMS hanno mostrato un potenziale terapeutico sul comportamento di ricerca della sostanza psicotropa, sull’assunzione e sulla recidiva. I risultati preliminari sono tali da autorizzare ottimismo per l’impiego della rTMS nel trattamento delle tossicodipendenze. [Diana M.,et al. Nature Review Neuroscience Epub ahead of print doi: 10.1038/nrn.2017.113, 2017].

 

La traslocazione della Glia di Bergman come marker di una grave malattia mielinica. Una delle forme più gravi di leucoencefalopatia che si conoscano in clinica neurologica, caratterizzata da una devastante dissoluzione della sostanza bianca e nota come VWM (da vanishing white matter) non ha attualmente efficaci opzioni di trattamento. Dooves e colleghi hanno rilevato in pazienti e topi con VWM sperimentale che la traslocazione della Glia di Bergman del cervelletto (una subpopolazione di astrociti) nello strato molecolare era notevole e peggiorava con la malattia. Sia la patologia della mielina che quella della Glia di Bergman miglioravano col Guanabenz, indicando che la traslocazione di questa speciale subpopolazione astrocitaria può essere impiegata come marker sensibile di miglioramento. [Cfr. Dooves S., et al., Neuropathol Appl Neurobiol. AOP doi: 10.1111/nan.12411, 2017].

 

L’attrazione femminile è legata a un meccanismo di segnalazione dell’insulina. In chiave evoluzionistica, si ritiene che i principali elementi che determinano l’attrazione sessuale fra maschi e femmine siano espressione di qualità che ottimizzano il successo riproduttivo. Sono note le ragioni che portano a scegliere alcuni tratti, quali ad esempio il rosso intenso dei genitali di alcune scimmie evolute a preferire la frutta rossa, ma i meccanismi che assicurano il legame fra un tratto attraente e il suo valore riproduttivo non sono ancora definiti. Fedina e colleghi statunitensi e canadesi, che in precedenza hanno studiato questi meccanismi in Drosophila, hanno ora accertato nei mammiferi che gli effetti sul fenotipo attrattivo derivano dalla segnalazione insulinica nel corpo luteo e nelle cellule del follicolo ovarico, i cui segnali sono integrati da cellule che producono ferormoni e sono dette oenociti. In sintesi, i ricercatori hanno descritto un sistema in cui il fascino delle femmine risultava da un rapporto tra i tratti in grado di attrarre sessualmente i maschi ed uno stato dell’organismo di alto grado di fecondità; entrambi dovuti ad un abbassamento della segnalazione di insulina nel corpo luteo ed un aumento nelle cellule del follicolo maturo. [PLoS Genet. 18 (8): e1006935, 2017].

 

Nuovi modelli animali dell’angiopatia amiloide cerebrale associata all’Alzheimer o sporadica. La deposizione vascolare di β-amiloide (CAA) può verificarsi in forme sporadiche e rare ereditarie, costituendo fattore di rischio di emorragia cerebrale e demenza, ed è invariabilmente associata alla patologia dell’Alzheimer. Negli ultimi vent’anni sono stati generati vari modelli murini di malattia di Alzheimer, alcuni dei quali sviluppavano accanto alle placche beta-amiloidi le lesioni CAA, recentemente sono stati prodotti specifici modelli di CAA che potranno aiutare a comprendere la fisiopatologia di queste lesioni vascolari ed esplorare le risposte a potenziali agenti terapeutici. [Jakel L., et al., Clin Sci (London)131(19): 2469-2488, 2017].

 

La mielinizzazione oligodendrogliale cerebrale richiede lipidi derivati dagli astrociti. La sintesi dei lipidi, fondamentale nella formazione della guaina mielinica e nella sua riparazione non cicatriziale nelle malattie demielinizzanti, in vivo è massicciamente integrata da un flusso di lipidi proveniente dagli astrociti. Se tale flusso viene interrotto, gli oligodendrociti cominciano ad incorporare nelle membrane mieliniche i lipidi circolanti, come hanno dimostrato gli esperimenti di un lavoro di Camargo e colleghi. Secondo questo studio, il flusso di lipidi sintetizzati dall’astroglia e diretto all’oligodendroglia costituisce un elemento rilevante dello sviluppo cerebrale normale e del processo di mielinizzazione degli assoni del sistema nervoso centrale. [PLoS Biol. 15 (5): e1002605, 2017].

 

In neuroni con lesioni simili a quelle dell’Alzheimer il trasferimento di Beclin1. Wang e colleghi hanno condotto uno studio i cui risultati suggeriscono che, dopo la scissione mediata dalla Caspasi 3 ai siti 146/149 di Beclin1, i frammenti N-terminali di Beclin1 possono parzialmente traslocarsi nei nuclei in neuroni affetti da danno alzheimeriano. [Neurosci Lett. AOP – doi: 10-1016/j.neulet.2017.09.055, 2017].

 

Ruolo del sesso nel Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD) in bambini ed adolescenti. Garza e Jovanovic, rivedendo i maggiori studi sul PTSD nell’infanzia e nell’adolescenza, focalizzati sui fattori neurobiologici, ormonali e genetici che accrescono il rischio nel sesso femminile, indicano gli estrogeni come i principali responsabili della maggiore incidenza nelle ragazze. [Cfr. J Neuroendocrinol. AOP - doi:10.1111/jne.12538, 2017].

 

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BM&L-07 ottobre 2017

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